

Vacanze salate, si spende il 30% in più rispetto a pre covid
Voli nazionali +81,5%, è caro-spritz costo +18%
Vacanze sempre più salate per gli italiani: tra trasporti, cibo, intrattenumenti spenderanno nell'estate 2025 il 30% in più rispetto a periodo pre-covid, il 2019. A fare i conti è il Codacons che ha riesaminato la spesa in base agli ultimi dai sui prezzi al consumo diffusi in settimana dall'Istat. A subire i rincari più pesanti è il comparto del trasporto aereo. - analizza l'associazione - Oggi i voli nazionali costano in media l'81,5% in più rispetto allo stesso periodo di sei anni fa, mentre le tariffe dei voli internazionali sono aumentate del +65,9%, +61% quelle dei voli europei. Va meglio a chi decide di muoversi in traghetto, con le tariffe del trasporto marittimo salite nello stesso periodo del 13,9%, in treno (+10,7%), o ricorrendo ad autobus e pullman (+10,1%). Trascorre una giornata al mare in un lido o andare in piscina costa oggi in media il 32,7% in più rispetto a sei anni fa, ma a rincarare sono anche parchi divertimento (+21,4%), musei e monumenti (+20,5%), parchi nazionali, zoo e giardini (+13%). Per una cena al ristorante o in pizzeria si spende questa estate il 22,5% in più, ma anche consumare uno spritz al tramonto sarà più salato rispetto all'era pre-Covid, con gli aperitivi alcolici rincarati del +18,2%, mentre la birra sale del +17,2%: va peggio agli astemi, dal momento che i prezzi delle bibite analcoliche aumentano del +28,8%. Un aumento di prezzi e tariffe talmente forte da essere insostenibile per una fetta sempre più larga di cittadini - sottolinea l'associazione - Non a caso questa estate il 49% circa degli italiani, quasi uno su due, resterà a casa e non si concederà una villeggiatura tra giugno e settembre, contro il 39,5% dell'estate 2019, quasi il 10% di rinunciatari in più.
R.Lacroix--LCdB