

Mps: Sileoni, dopo Mediobanca possibile altra aggregazione
Segretario Fabi, tassa su banche sarebbe pagata da lavoratori
"Con questa operazione, oggi Mps si appresta ad affrontare la seconda fase che è quella più importante. Potrebbe rimanere sola con Mediobanca o cercare un'aggregazione importante. Come in molti altri casi in passato, anche l'operazione di Mps su Mediobanca ha avuto il via libera del governo". Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Omnibus in onda su La7 e condotta da Frediano Finucci secondo cui "il Monte dei Paschi è come una squadra di calcio di serie A molto importante con 500 anni di storia che all'improvviso retrocede in serie C. Poi a distanza di due anni vince il campionato o quasi. Il lavoro che è stato fatto dai dipendenti del Monte dei Paschi, dai sindacati aziendali, da Luigi Lovaglio, dal consiglio di amministrazione e anche dal Mef è un lavoro che rimarrà alla storia perché qualche anno fa la banca era tecnicamente fallita. Tre governi - cioè Monti, Renzi e Gentiloni - hanno dato 18,3 miliardi di euro per salvare Mps a cui si sono aggiunte risorse degli azionisti privati". Sileoni si è poi detto contrtario a nuove tasse sulle banche. "Un contributo al settore bancario il governo lo può chiedere ma andrebbe concertato, condiviso. Io non sono tra quelli che vorrebbero inasprire le tasse. Le banche vanno coinvolte. Sono sicuro che gli amministratori delegati, molto attenti sul piano della sensibilità sociale, non si tirerebbero indietro da questo punto di vista. Si possono chiedere contributi di carattere straordinario. Dove non arriva lo Stato, possono contribuire le banche" ha agggiunto.
P.Matthys--LCdB