

L'ultimo gol di Pablito, una mostra su di lui all'Onu
Dal 25 maggio al 6 giugno.Cappelletti,'E'un altro Pallone d'oro'
L'ultimo gol a sorpresa, marchio di fabbrica di una intera carriera, Paolo Rossi detto 'Pablito' lo realizza a quasi cinque anni dalla morte. Primo tra gli sportivi italiani, infatti, sbarca all'Onu, al Palazzo di vetro a New York, con una mostra a lui dedicata: 'Paolo Rossi, un ragazzo d'oro'. Ovviamente grande è l'attesa nella Grande Mela, non solo nella comunità italo-americana e tra i diplomatici diplomazia: tutti si ricordano 'Pablito', quando in America nessuno parlava di calcio, i tassisti latinoamericani di New York celebravano in spregio ai malsopportati rivali brasiliani la tripletta alla Selecao nell'82. "Arrivare alle Nazioni Unite è come vincere un altro Pallone d'Oro", racconta al telefono con l'ANSA Federica Cappelletti, vedova di Paolo Rossi. "Dal 28 maggio al 6 giugno, alle Nazioni Unite - spiega Cappelletti, che è giornalista è presidente della divisione calcio femminile - in concomitanza con la giornata mondiale del calcio, sarà allestita la mostra attraverso memorabilia significative della vita di Paolo e della sua carriera, dagli inizi fino al Mondiale vinto con l'Italia di Enzo Bearzot nel 1982". "E' una mostra itinerante, strutturata per continuare a raccontare Paolo attraverso gli oggetti che gli sono appartenuti - prosegue - Da quelli iconici, come il Pallone d'Oro o la Scarpa d'oro, alle sue maglie di quando era bambino fino al Mondiale dell'82, gli scarpini che ha indossato durante Italia-Brasile e tante altre cose. C'è un mondo. E poi ci sono le maglie che i campioni di tutto il mondo hanno inviato con le dediche quando 'Pablito' è scomparso che sono esposte nella mostra". La mostra all'Onu è ovviamente un momento significativo per la famiglia di 'Pablito', ma anche per il calcio azzurro: "Paolo è l'unico atleta italiano al quale le Nazioni Unite abbiano dedicato una mostra - aggiunge con orgoglio Cappelletti, che sarà accompagnata oltre che dalle figlie Maria Vittoria e Sofia Elena, da Marco Tardelli -. Tra l'altro, attraverso lui si racconta il Mondiale del 1982 e la storia di un'Italia che è stata vincente ma che veniva da un periodo pesante. L'idea è venuta all'ambasciatore Maurizio Massari che è il rappresentante permanente dell'Italia presso l'Onu in concomitanza con la giornata mondiale dedicata al calcio. Con questa mostra proseguiamo la narrazione dei valori di Paolo, che sono stati quelli di un calcio diverso e romantico, un calcio dove c'erano campioni come Paolo, Tardelli, Antonio Cabrini e tutta la squadra dell'82. Sapevano stare insieme, sapevano dare il giusto peso a quello che facevano, sono partiti dai campetti dell'oratorio per poi arrivare a toccare il massimo. Vogliamo continuare a portare questo messaggio in una condivisione tra popoli. La mostra ha toccato anche altre ambasciate, è un messaggio che piace, arriva, racconta attraverso Paolo la storia di una nazione che ha saputo conquistare tanti traguardi, venendo dalla sofferenza". Cappelletti ricorda che dopo New York "la mostra sarà in Italia e proseguirà il tour nelle ambasciate nel mondo. Poi ci sono diversi progetti, che stiamo portando avanti con la Paolo Rossi Foundation di cui sono presidente: stiamo lavorando alla realizzazione delle case 'Pablito' all'interno degli ospedali italiani per supportare i malati oncologici e ai camp che faremo anche all'estero, ne abbiamo fatto uno in Polonia dedicati a 80 bambini orfani e rifugiati politici per portare sorrisi attraverso il calcio. Paolo è un progetto continuo, in divenire, sempre tante cose da seguire. Stiamo definendo anche il progetto di un film su di lui". L'appuntamento di New York sarà anche l'occasione per Federica Cappelletti, nel suo ruolo di presidente della divisione calcio femminile della federazione italiana, "di osservare da vicino il movimento americano, autentico apripista per quello di tutto il mondo. Il calcio femminile in Italia ha avuto una accelerazione importante, siamo partiti tardi rispetto ad altre realtà europee ma stiamo andando molto bene, anche quest'anno - conclude - sono molto soddisfatta di quello che stiamo facendo e delle prospettive".
D.Moerman--LCdB