

Azzurre d'oro: le regine del 2002 'cavalcata da sogno'
Toguti: 'Pianto e tifato'. Sangiuliano 'Italia ha fermato Paese'
"Giornata incredibile e memorabile. Siamo state col fiato sospeso, abbiamo tifato e pianto. Siamo veramente contente, aspettavamo questo momento da troppo tempo, da 23 anni. Le ragazze se lo meritano". Elisa Togut è stata una delle leader del primo mondiale vinto dall'Italia nel 2002, eletta miglior giocatrice del torneo di allora ha esultato per l'impresa messa a segno dalle nuove azzurre del volley in Thailandia. E, ospite di Radio Anch'io lo sport, ricorda il successo del 2002: "Anche noi eravamo un gruppo molto coeso. Il Mondiale è molto lungo, porta via tante energie mentali e devi esser focalizzato partita dopo partita". Poi il confronto tra i due ct, quello di allora, Bonitta. e quello di oggi Velasco: "Due leader, due allenatori differenti ma che hanno saputo tirare fuori il massimo e il meglio dal gruppo" ha aggiunto Togut. Quanto al dualismo tra Egonu e Antropova l'ex campionessa non ha dubbi: "Il doppio cambio è diventata una risorsa. Antropova si è messa nettamente a disposizione, Egonu ha saputo reagire al cambio, diventato poi quasi indispensabile per primeggiare ai massimi livelli". Infine l'appello a Monica De Gennaro che ha annunciato l'addio alla Nazionale: "Non so se ci ripenserà. In ogni caso parliamo dell'anima di questa squadra, perché con lei c'è un equilibrio incredibile in campo, ha dato tantissimo e per le giovani è un esempio. Sarebbe una grande perdita, la vogliamo ancora in azzurro". "Siamo nella nostra Golden Age, godiamocela! Una nazione intera a vedere le azzurre, frutto di un lavoro iniziato tanti anni fa. De Gennaro eterna, ha vinto tutto quello che poteva vincere" ha sottolineato Rachele Sangiuliano, anche lei oro nel 2002. Titolo che "ha dato inizio a questa cavalcata incredibile, perché la nostra è sempre stata una nazionale vincente. Ora è diventato un affare nazionale: un'intera nazione si è fermata per vedere la partita, ne parlavano tutti e questo è il risultato di un grandissimo lavoro cominciato tanti anni e che ora sta raccogliendo i frutti sperati. "Noi nel 2002 eravamo la sorpresa del torneo. Queste ragazze, invece, avevano la pressione della riconferma. Hanno vinto pur non giocando la pallavolo perfetta di Parigi e forse è una vittoria ancora più entusiasmante per questo motivo. Mi piace evidenziare l'idea di Velasco di cambiare la cultura dello sport nel nostro paese: non pensare che se arrivi secondo e perdi una partita poi non sei soddisfatto".
Z.Barbier--LCdB