

Mona Fastvold, 'è il momento di parlare di leadership femminile'
In gara alla Mostra del Cinema con The Testament of Ann Lee
È "molto interessante parlare di una leadership femminile in questo momento e per me personalmente era importante provare a realizzare un film, un'opera d'arte come questa in un mondo che è molto dominato degli uomini. Io cerco sempre di creare una cultura empatica nei confronti di tutti e ho trovato questo elemento nella storia di Ann Lee". Lo dice Mona Fastvold, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia con il dramma storico/musical/biopic The Testament Of Ann Lee, favola epica, scritta col marito Brady Corbet (The Brutalist) su Ann Lee (Amanda Seyfried), predicatrice settecentesca che fondò gli Shakers, un movimento di quaccheri radicali, per i quali parte integrante dei rituali erano il canto e la danza. Nel cast anche, fra gli altri, Thomasin McKenzie, Lewis Pullman, Stacy Martin, Tim Blake Nelson, Christopher Abbott, Matthew Beard. "Non sono d'accordo con alcune delle sue idee - osserva la cineasta - ma il modo in cui esercitava la sua leadership sugli altri e si prendeva cura di tutti era basato sulla gentilezza, sull'empatia. Voleva creare un luogo dove tutti potessero essere uguali, donne, uomini e bambini, e soprattutto la tutela dei più piccoli è un elemento di cui è particolarmente importante parlare oggi". Per Amanda Seyfried, che si candida con autorevolezza alla Coppa Volpi come miglior attrice, "girare il film è stata un'esperienza così bella. Mi sono quasi sentita parte di quel movimento dove ognuno aveva un suo ruolo. Sono riuscita ad affrontare questa sfida (per un personaggio che ha richiesto anche la preparazione di molte coreografie e brani, nati dai veri inni degli Shakers) perché mi sono sempre sentita aiutata e sostenuta. Eravamo tutti ben consapevoli del valore di quello che stavamo realizzando e la visione di Mona è rara da trovare". Ann Lee "era una donna che ha vissuto moltissime esperienze dolorose - aggiunge l'attrice - ma che è riuscita a superarle con questa profonda devozione nei confronti di Dio, trovando il suo posto nel mondo".
A.Peeters--LCdB