

Lilli (Siot-Tal), senza guerra massiccia, quotazioni scenderanno
Manager a capo oleodotto greggio Trieste-Austria-Germania
"A meno di scenari bellici ancora più drammatici di quelli già tragici di questi ultimi due anni, ovvero una guerra massiccia tra Israele e Iran, è presumibile che le quotazioni riprendano il trend di discesa che avevano avviato due anni fa". E' il parere di Alessio Lilli, da dieci anni ai vertici della SIOT-TAL, la società che trasporta attraverso i 753 chilometri dell'Oleodotto Transalpino, il greggio dal Porto di Trieste alle raffinerie di Austria e Germania (Baviera e Baden-Württemberg). Secondo Lilli, che lascerà le cariche di presidente e a.d. di Siot e di general manager di Tal il 30 giugno prossimo, "non c'è dubbio che la crisi attuale ha ed avrà effetti sui prezzi dei prodotti petroliferi e, in generale, dell'energia e dei 'feedstock' per la petrolchimica". Quanto questi effetti rimarranno nel medio periodo? E inoltre, potrebbero peggiorare? "E' difficile dirlo e molto dipenderà dalle evoluzioni dei conflitti mediorientali", è il parere di Lilli. Se insomma è difficile fare previsioni, così come "è difficile non considerare il raffreddamento dei commerci internazionali e i rallentamenti di varie economie occidentali e di quella cinese, nel cercare di prevedere le evoluzioni dei prezzi del petrolio", è ragionevole comunque ritenere che "se non vi sarà un'escalation militare anche sul campo, le quotazioni riprenderanno a scendere, soprattutto a partire dalla seconda metà di luglio."
D.Moerman--LCdB