

Al Marché bene l'Italia con Ozpetek e Martone
In cima ai consensi anche Gloria e Follemente
(di Giorgio Gosetti) Non è una novità, ma al momento in cui si chiude il Marché du Film in parallelo al festival vero e proprio, le distribuzioni italiane mettono a segno la gran parte dei colpi più significativi. Le vendite nei paesi stranieri vedono in eccellente posizione i due titoli nazionali di maggiore successo ovvero Diamanti di Ferzan Ozpetek (venduto pressoché ovunque da Vision) e Fuori di Mario Martone (gestito dalla società francese Goodfellas). Per l'unico film italiano in concorso il Marché è stato un ottimo trampolino di lancio, capace di confermare il consenso di quasi tutta l'Europa (si attende ancora la Germania), ma anche di aprire nuovi orizzonti dopo il buon impatto critico seguito alla prima sulla Croisette, con un crescente interesse nei paesi asiatici e nei paesi dell'est Europa, anche grazie alle lodate interpretazioni di Valeria Golino e Matilda De Angelis. Delle società emergenti che hanno fatto notizia per dinamicità vanno segnalati il gruppo Minerva di Gianluca Curti, ma soprattutto la nuova branca di Rai Cinema per l'internazionale. In cima ai consensi di vendita ci sono la sorpresa dell'anno (Gloria di Margherita Vicario) e Follemente di Paolo Genovese: entrambi veleggiano già oltre i 40 contratti firmati. Seguono Testa o Croce? di Matteo Zoppis e Alessio Rigo de Righi (presentato a Un Certain Regard), Napoli New York di Gabriele Salvatores che comincia da Cannes il suo viaggio internazionale e la sorpresa An Ode to Naples di Trudie Styler, documentario venduto già in oltre 30 paesi. E la spesa a favore degli spettatori delle nostre sale? La gran parte dei film del concorso arriverà tra l'estate e l'autunno, sulla scia di Fuori arrivato nei cinema già da ieri. Due società si contendono la "palma" degli acquisti. Lucky Red conferma il molto applaudito Two Prosecutors di Sergei Loznitsa e il molto atteso, la sera del palmarès Un Semplice Incidente di Jafar Panahi. Sembrerebbe poi in via di definizione anche l'acquisto di Nouvelle Vague, il film di Richard Linklater sull'esordio di Jean Luc Godard che ha diviso la critica ma è stato letteralmente subissato da applausi dal pubblico. I Wonder invece continua a battere la strada delle sorprese con Sound of Falling della tedesca Mascha Schilinski, Eddington del nuovo astro newyorchese Ari Aster, Alfa di Julia Ducournau (già vincitrice qui con "Titane"), Romeria di Carla Simon (uno degli outsider dell'ultim'ora in zona premi) e l'ipnotico Resurrecrion del cinese Bi Gan. Teodora è rimasta fedele alla sua linea storica con le acquisizioni di Dossier 137 di Dominik Moll e Sentimental Value di Joachim Trier (con la protagonista Renate Reinsve tra le interpreti favorite dalla critica), mentre Bim dovrebbe portare in sala, una volta ancora, i fratelli Dardenne con Jeunes Meres. Un esperto cacciatore di cineasti di qualità come Stefano Jacono di Movie Inspired torna a casa con la conferma di Tarik Saleh con il terzo capitolo thriller della sua indagine sull'Egitto, Eagles of the Republic e l'altro film iraniano in concorso, Woman and Child di Saeed Roustaee, mentre Minerva si è aggiudicato un thriller politico che potrebbe piacere al grande pubblico come O Agente Secreto del brasiliano Kleber Mendonça Filho. Se non restano dubbi sulla sorte distributiva italiana di Wes Anderson con Lo Schema Fenicio, il film di Oliver Hermanus History of Sound (distribuito da Universal) e di Scarlett Johansson che portava a Un Certain Regard Eleanor the Great, si attendono conferme su Sirat di Oliver Laxe e The Mastermind di Kelly Reichardt che chiude domani il concorso, entrambi molto discussi dalla critica. Da segnalare infine l'exploit di una distribuzione indipendente che porterà in Italia due dei film francesi fuori concorso più applauditi: Vie Privée di Rebecca Zlotowski con Jodie Foster in versione europea e la Donna Più Ricca del Mond ocon la "Signora di Cannes", Isabelle Huppert.
O.Dupont--LCdB