

Da Laxe ai Dardenne, a Cannes ha vinto il nostro cinema politico
Mendonça Filho, racconto la rimozione della dittatura in Brasile
(di Giorgio Gosetti) C'è un tifo da stadio per Oliver Laxe quando entra in sala stampa a commentare l'onda crescente che ha accompagnato l'attesa di un riconoscimento per 'Sirat', Premio della giuria a Cannes ex aequo con 'Sound of Falling'. "Mentre lo giravo - racconta il regista - mi dicevo 'fallo come se fosse l'ultimo. Rischia, anche se sarà un disastro'. Amo che sia definito radicale, perché vorrei che lo spettatore si senta scavare dentro, vivendo sensazioni forti cui siamo sempre più anestetizzati nella vita reale. Niente è più politico per me che toccare il cuore anche di una sola persona attraverso il cinema. Siamo circondati oggi da tanta cupezza, rabbia e paura che la cosa più importante che dobbiamo fare è dare segni buoni, senza paura, che sia della morte, di cui parla il film, o del degrado morale che ci sta contagiando tutti, che lo vogliamo o no". Lo segue Kleber Mendonça Filho che spiega come il suo 'O Agente Secreto' sia nato come sempre da una passione "per gli esseri umani e le loro storie. Proprio qui a Cannes ho capito però quanto forte era la sua dimensione politica perché in realtà fotografa (la cosa ha coinvolto me per primo) la forte rimozione del Brasile per il suo passato sotto la dittatura negli anni '80. Era importante che ne prendessimo coscienza e mi pare che il mio film possa generare la consapevolezza che ho scoperto io per primo". Festa grande, infine, per i fratelli Dardenne che hanno colto quest'anno la nona vittoria a Cannes, comprese due Palme d'oro e adesso il secondo premio per la sceneggiatura. I due registi belgi cominciano sottolineando che in realtà ad essere premiate sono stasera le cinque giovani attrici intorno a cui si è costruito 'Jeunes Meres'. Ma subito dopo chiariscono anche loro che c'è un forte aspetto politico nella scelta del soggetto: "Oggi - dicono - bisogna difendere le case famiglia per ragazze madri cui la politica, specie quella di destra, tende a togliere i fondi quando sono invece un essenziale servizio pubblico. Noi abbiamo voluto raccontare quanto le giovani madri abbiano ovunque bisogno di una guida, un sostegno, una sorellanza e possano trovarla in questo contesto".
U.Laurent--LCdB